Vipera berus (ssp.berus)
Vipera berus, comunemente chiamato marasso, è un viperide di medie dimensioni, generalmente gli esemplari che occupano la Catena Alpina non superano i 60 cm di lunghezza, mentre gli individui che abitano le regioni del Nord Europa sembrano raggiungere anche i 100 cm. I maschi normalmente sono più piccoli delle femmine. Dal punto di vista morfologico il marasso è piuttosto simile a Vipera aspis atra, con un'ornamentazione a zig zag più regolare e continua. Inoltre Vipera berus presenta un evidente dimorfismo sessuale, i maschi infatti sono per lo più grigi, talvolta grigio brunastri con ornamentazione dorsale nera. Le femmine invece presentano una colorazione più varia che può essere bruna, rossastra o persino giallastra con linea dorsale marrone-fulva. Frequenti soprattutto nelle regioni più fredde sono gli esemplari melanici e melanotici. Il muso è arrotondato con apice piatto e il capo si presenta più piccolo e stretto rispetto ad aspis, con due grosse placche parietali e una grossa squama frontale. L'occhio assume tinte piuttosto appariscenti, arancione nelle femmine, rosso nei maschi. Il marasso è il rettile terrestre, insieme a Zootoca vivipara, con il più ampio areale, lo si può ritrovare in Gran Bretagna, in Francia settentrionale e centrale, nella Penisola Balcanica (dove è presente anche la ssp. bosniensis), in Romania, Ungheria, Austria, Svizzera, Germania, Belgio, Olanda, Danimarca, Penisola Scandinava, Russia europea fino alla Cina nord-occidentale, in Italia è presente solo nella regione alpina (limitatamente a Lombardia, Veneto, Friuli e Trentino), le popolazioni di marasso palustre presenti un tempo nella Pianura Padana sembrano essersi totalmente estinte. Dal punto di vista ecologico il marasso occupa più o meno gli stessi biotopi di Vipera aspis atra, ma essendo meno esigente si è adattato a vivere a quote più alte (fino a 3000m sull'Arco Alpino orientale) e a climi più rigidi prediligendo i versanti esposti a Nord o a Ovest. Frequenta per lo più aree di pascolo ricche di rifugi, pietraie e ghiaioni, muri a secco, torbiere d'alta quota, macereti, ecotoni e zone cespugliose, soprattutto quelle a rododendro, ontano nano e mirtillo, dove può arrampicarsi a pochi centimetri dal suolo per ottenere una più efficace termoregolazione. Di indole schiva non ama la presenza dell'uomo. Condivide spesso il suo habitat con Zootoca vivipara, Rana temporaria e Salamandra atra, queste specie rientrano nel suo regime alimentare, così come i micromammifferi e i nidiacei di uccelli. Dal punto di vista protezionistico il marasso non sembra essere minacciato, dato che vive in aree scarsamente antropizzate dove la quota rappresenta una difesa naturale.